Tempio di Venere e Cupido
Comprensorio archeologico di Santa Croce in Gerusalemme
Luogo: Roma
Anno: 2013
Committenza: MIBACT - Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma
Superficie: 172 mq
Classi e categorie di lavori: E22
L’intervento di consolidamento e restauro ha riguardato la messa in sicurezza della sala absidata impropriamente definita “Tempio di Venere e Cupido”, sita nel comprensorio archeologico di S. Croce in Gerusalemme. La magnifica struttura è parte di quel grandioso palazzo imperiale che Elena, madre di Costantino, fece realizzare dopo la vittoria di Ponte Milvio, trasformando la residenza appartenuta un secolo prima agli imperatori Severi. Della residenza vera e propria restano l’aula adibita a cappella per la conservazione della Croce, la grande sala absidata oggetto dell’intervento di restauro, e cospicui resti della domus.
Il consolidamento ha interessato una porzione delle strutture murarie dell’attuale fronte del monumento, in prossimità dell’imposta dell’arco, che presentava una lesione con rotazione di un tratto di muratura. La lesione, storicizzata, metteva in evidenza un punto di vulnerabilità della struttura, rappresentato dalla muratura che grava sul pilone e che non risultava legata alle altre porzioni della fabbrica. Si è realizzato un ancoraggio della muratura sommitale e la messa in sicurezza del pilone attraverso l’inserimento di un doppio sistema, composto da otto barre filettate.
Il posizionamento di questi tiranti è stato realizzato con una geometria tale da far coincidere il centro di compressione, ossia il punto di applicazione della risultante degli sforzi di compressione, con il centro geometrico della sezione resistente della muratura. I nuovi ancoraggi creano una cucitura all’imposta dell’arco che preserverà la struttura da eventuali dissesti per scivolamento.
Oltre all’inserimento dei tiranti per il consolidamento si è operata la risarcitura della lesione con il metodo "scuci e cuci", per la messa in sicurezza del monumento.
Il restauro conservativo delle superfici è stato realizzato seguendo il principio del minimo intervento operando una pulitura con acqua nebulizzata e/o lavaggio e spazzolatura a mano di tutte le superfici del monumento. Le mancanze delle strutture murarie sono state stuccate e reintegrate puntualmente e si sono consolidati i mensoloni in travertino per scongiurare la possibile perdita di materiale.